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La casa di Colfontaine completa il "percorso di pellegrinaggio" degli appassionati: questa casa viene citata da Van Gogh, in alcune corrispondenze descrivendola come una dimora dal carattere autentico e unico.
"Ho affittato una piccola casa dove mi piacerebbe abitare da solo, ma per ora che vivo da Denis, e Pa crede sia meglio, ed anche io lo credo, la casa mi serve solo da laboratorio o da studio di lavoro".
(Vincent van Gogh a suo fratello Théo, lettera del 4 marzo 1879)
Un po' di storia
E' nel marzo 1879 che Vincent van Gogh cita per la prima volta la casa sita in 81 rue du Petit Wasmes, oggi rue Wilson a Colfontaine. Qualche mese prima del suo arrivo nel Borinage, nel dicembre 1878, l'evangelista Benjamin Vanderhaegen gli aveva trovato questo alloggio. La casa apparteneva al fornaio Jean-Baptiste Denis che avrà un ruolo importante nel percorso dell'artista.
E' qui che van Gogh vive la compagnia dei minatori. E ne farà la tematica dei suoi primi disegni. Ed è in questa casa che scrive lettere al fratello che orienteranno, come anche alcune letture, la sua vita verso un destino artistico eccezionale. Questi elementi di memoria e di storia, aggiunti al fatto che questi luoghi esistono ancora, rafforzano il dovere di salvaguardia della Casa Denis che resta la testimonianza della presenza di Van gogh nel Borinage, a Wasmes, oggi Colfontaine.
Informazioni pratiche
Aperta tutti i weekend dalle ore 10 alle 16.
In settimana: solo per gruppi su prenotazione. Eccetto il lunedì e mercoledì a mezzogiorno.
Per prenotazioni e appuntamenti: Centro Culturale di Colfontaine - Tel. +32 (0)65/ 88 74 88.
Entrata gratuita.